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Livello bibliografico | Monografia |
Tipo di materiale | Testo a stampa |
Autore principale | Rechtman, Richard |
Titolo | Le vite ordinarie dei carnefici / Richard Rechtman ; introduzione di Sara Guindani ; traduzione di Valeria Zini |
Editore,distributore, ecc. | Torino : Einaudi, 2022 |
Descrizione fisica | XIII, 171 p. ; 21 cm |
Collezione | Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie ; 789 |
Lingua di pubblicazione | ITALIANO |
Paese di pubblicazione | ITALIA |
ISBN | 9788806254605 |
Forma letteraria | y |
Sommario o abstract | Sempre più spesso, per qualificare gli autori di omicidi di matrice jihadista, si parla di uomini radicalizzati, schiavi di un'ideologia, o di individui mediocri e «banali», capaci solo di obbedire agli ordini, oppure di mostri assetati di sangue. E anche quando si considerano i massacri di massa del secolo scorso, torniamo sempre a chiederci chi furono questi uomini capaci di uccidere in modo così efferato: cosa provarono nella loro coscienza? non sentivano l'orrore delle loro azioni? non avevano compassione per le vittime? Per Richard Rechtman, non sono le ideologie a uccidere, ma le persone. Persone che se ne incaricano apparentemente senza problemi, uccidendo con la stessa facilità con cui altri vanno al lavoro. Questo libro compie una vera e propria discesa agli inferi nella vita quotidiana dei responsabili di genocidio e nel loro processo di immunizzazione rispetto alla sofferenza e alla morte. Sonda le abitudini di uomini indifferenti, capaci di giustiziare decine di persone ogni giorno. E dimostra che a occupare la maggior parte dei loro pensieri non è l'atto di uccidere: più semplicemente quella è la loro vita quotidiana. Eseguono il loro terribile compito con la stessa tenacia e fatica richieste da un lavoro qualsiasi. Perché a uccidere con tanta facilità non sono i più motivati, i più sadici o i più indottrinati, ma soprattutto i più disponibili. Questo perturbante saggio sulla violenza estrema non si prefigge dunque di sapere chi siano questi carnefici o in nome di cosa possano tormentare e uccidere, ma di mostrare quali elementi, in contesti particolari, consentano ad alcuni uomini di trasformarsi in anonimi operai della morte. Introduzione di Sara Guindani. (Fonte: editore) |
Titolo uniforme | La vie ordinaire des génocidaires |
Soggetti | Delinquenti - Antropologia criminale [e] Psicologia (Soggettario di Firenze) |
Classificazione Dewey | 364.3019 - (edizione 21) |
Nomi | [Autore] Rechtman, Richard
[Traduttore] Zini, Valeria [Autore dell'introduzione] Guindani, Sara |
Identificativo record | PAV0197959 |
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Note all'inventario |
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Biblioteca universitaria di Genova | D 364.3019 RECHR 1 | 000438902 | 1 v. |